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Yogasutra di Patanjali - Sadhana Pada - Sutra 30 - I Cinque Comandamenti

Yogasutra di Patanjali - Sadhana Pada - Sutra 30

Sanscrito: “Ahimsa-satya-asteya-brahmacarya-aparigraha yamah

Traduzione di Claudio Biagi: “ahimsa (non nuocere o ferire nessun essere), satya (dire il vero, essere sincero in ogni circostanza della vita), asteya (non rubare, cioè non appropriarsi di alcuna cosa appartenente ad altrui), brahmacharya (continenza, vita disciplinata, specialmente in fatto di sesso), (e) aparigraha (non-possessività, non ricevere e accumulare), sono gli Yama (astensioni).”

Ispirazione di: La Luce dell'Anima di AAB


I cinque comandamenti sono semplici e chiari, pure se l'uomo li praticasse, i suoi rapporti con gli altri uomini e con i regni super e sub-umani sarebbero perfetti. Il primo comandamento, inocuità, compendia in realtà tutti gli altri e tutti includono l'intera natura umana. Studiando i vari "mezzi" osserveremo il loro rapporto con l'un o l'altro dei tre aspetti che costituiscono la manifestazione inferiore dell'Ego, la personalità.


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